mercoledì 29 gennaio 2014

SPECIALE TORNEO DI VIAREGGIO: ATALANTA


Dopo la Juventus eccovi l’Atalanta, che a differenza dei bianconeri giocherà il Viareggio sin dai gironi.
Nel gruppo A ha pescato i paraguagi del Club Guaranì, la Rappresentativa di Serie D (formata ovviamente dai giovani più interessanti del campionato nazionale dilettanti) e i danesi del Nordsjelland, che affronterà il 3 febbraio nella gara d’esordio.
La squadra di Bonacina è partita con buone credenziali, e si è probabilmente spinta oltre le più felici aspettative, visto che al momento conduce il girone del nord-est con ben quattro punti di vantaggio sulla seconda forza del campionato, il ChievoVerona.
L’avventura in Coppa Italia ha invece visto la squadra di Bonacina uscire dopo l’ottima vittoria con la Roma e la sconfitta ai quarti con la Fiorentina, con curiosamente entrambe le gare che si sono svolte in casa dei nerazzurri.
Curiosamente, della squadra che lo scorso anno ha vinto lo scudetto nella categoria Beretti, solo cinque elementi sono ancora tra le fila orobiche.
La Dea conferma così’ una grande tradizione a livello giovanile, visto che dal vivaio di Zingonia hanno spiccato il volo giocatori come Scirea,Pazzini,Montolivo e Zauri.
Vi presentiamo di seguito la rosa:

PORTIERI

Le scelte della società hanno visto mandare in prestito in serie D i due titolari di Berretti e Allievi Nazionali dello scorso anno (Mora al Pontisola e Boccanera alla Fermana).
Si sta confermando comunque parecchio affidabile Miori (95) tra i pali, così come bene si è disimpegnato, quando l’ha sostituito, il secondo Mercuri (96).
Completa il reparto Davide Merelli (96), finora mai impiegato, uno dei parecchi bergamaschi della rosa.

DIFENSORI
Una grande squadra si vede molto spesso dal reparto arretrato.
Grande solidità conferita da tutti, a prescindere da chi giochi e dal fatto che la difesa sia a 4 o a 3 (4-3-3 e 3-5-2 i moduli solitamente usati).
Il perno della difesa è Mattia Caldara, unico fuoriquota della formazione di Bonacina, classe 1994.
Capitano, difensore roccioso ed elegante allo stesso tempo, già in panchina in paio di circostanze con la prima squadra.
Accanto a lui si alternano Davide Savi (95), Francesco Zanoni (95) (secondo me molto sottovalutato),Michele Messina (96), curiosamente schierato titolare solo nella delicata gara con l’Inter, in cui ben figurò e l’ungherese Akos Kesckecs (96), dotato di un fisico da corazziere e a Bergamo da quando ha 15 anni, con la compagine bergamasca che lo prelevò dal Tisza Volan. Si è allenato anche con la prima squadra.
Mai utilizzato finora Massimiliano Deri (96).
Sulle fasce a sinistra è una garanzia il trottolino Barba (95), ex centrocampista dai piedi buoni trasformato in terzino nella Beretti da uno che di difese se ne intende, Beppe Bergomi.
Pescato nel 2011 dopo il fallimento del Piacenza, Barba ha fatto una discreta partita anche in Coppa Italia contro il Sassuolo a dicembre, ricevendo molti elogi.
Interessanti anche Morelli e l’altro ungherese Forgacs (entrambi 96, il secondo sicuramente più propenso a spingere rispetto al primo).


CENTROCAMPISTI

Altro reparto di assoluto livello e spessore.
Il giocatore più conosciuto è senza dubbio Mario Pugliese (96), che ha già debuttato in Coppa Italia e fatto diverse gare in panchina quando a Colantuono mancavano i terzini, visto che essendo molto duttile si può adattare anche a quel ruolo.
Oltre a buone qualità e discreta capacità realizzativa, questo ragazzo ha una grandissima capacità di applicarsi, che spesso rende utile la giocata alla squadra, qualunque essa sia.
Conta già circa 30 presenze nelle nazionali giovanili azzurre, è attualmente capitano in Under18, vista la momentanea assenza di Scuffet e Cerri.
Attenzione anche a Giuseppe Ungaro (95), tarantino a Bergamo da ormai cinque anni.
Molto bravo in entrambe le fasi, quest’anno ha già segnato sei gol in sette gare di campionato, una media gol quasi illegale.
Tuttavia non è sempre in campo.
Chi ha segnato meno ma in quanto a presenze non manca mai è Joakim Olausson.
Classe 1995, già al terzo anno di Primavera, lo svedese ha un buon piede sicuramente, anche se una delle qualità da apprezzare di più e la sua bella facilità di corsa, che gli permette di fare giocate importanti per avere in mano il centrocampo.
Un'altra grande risorsa è Alberto Grassi (95), nel giro dell’Under 19 e ragazzo che sin da giovanissimo aveva dimostrato di poter avere dei numeri importanti, e sinceramente penso che possa fare ancora meglio di quanto sta facendo.
Il regista è Janis Cavagna (95), molto intelligente tatticamente e sempre abile nel giostrare davanti alla difesa.
In questo ruolo sono utili anche Marchini (96) (che negli Allievi era uno dei veri e propri punti di forza e lo dovrebbe essere anche l’anno prossimo) e Pasini (96, capitano degli Allievi lo scorso anno, centrocampista col vizio del gol).
Meno impiegati Ronzoni (2 presenze) ed Abbadati, entrambi classe 1996, anche per loro vale il discorso di un maggior impiego sicuramente il prossimo anno.

ATTACCANTI
Il tridente vede o due ali pure (solitamente Tulissi e Varano), oppure un ala con un centrocampista aggiunto nel tridente, un po’ come fa Rudi Garcia nella Roma con Florenzi.
Questo compito spetta solitamente ad Ungaro. 
Partiamo dai due citati in precedenza.
Tiziano Tulissi è sotto età, infatti dovrebbe essere ancora nel gruppo degli Allievi di Sergio Porrini (in carriera anche vincitore della Champions con la Juve nel’96).
Mancino molto rapido e bravo nell’uno contro uno, ha personalità sicuramente, anche se deve migliorare i troppi gol sbagliati sotto porta.
Federico Varano è come Grassi nel giro dell’Under 19, l’anno scorso dei 95 era l’unico già titolare.
Dotato di qualità grandissime dal punto di vista tecnico, rapido e discreto realizzatore, a volte fa arrabbiare gli addetti ai lavori (compreso Mino Favini) per qualche leziosità di troppo.
Sulle fasce è stato poco utilizzato Simone Pilenga, che da piccolino sembrava avere doti da grandissimo giocatore, mentre ha avuto meno spazio negli anni degli Allievi ed anche quest’anno in Primavera, avendo giocato solo qualche minuto nel finale di Atalanta-Ternana.
Anche le prime punte sono tre.
Il titolare è l’italo-mozambicano Faisal Bangal, capocannoniere del Campionato Berretti 2013 e in ritiro con la prima squadra l’estate passata.
Nato in Mozambico, dopo la morte della nonna, a dieci anni, raggiunge la madre in Italia, che ha nel frattempo sposato un uomo italiano, Adriano.
L’Atalanta lo porta a Zingonia nemmeno sei mesi dopo il suo arrivo nel Bel Paese.
Mi piace molto anche perché nonostante l’ottima stazza riesce a fare delle giocate che raramente perdono di brillantezza, cosa spesso non comune anche a giocatori di Serie A.
Tra campionato e coppa ha già timbrato il cartellino 8 volte in 14 partite.
Non sono stati certo a guardare Gabriel Lunetta e Giacomo Parigi, quando sono stati chiamati dall’allenatore a dare il proprio contributo alla causa.
Da non sottovalutare il fatto che entrambi sono nati nel 1996, ovvero al primo anno di Primavera.
Il primo è stato sfortunatissimo, a causa di diversi problemi fisici, ma in 124 minuti giocati ha segnato ben due gol. A qualcuno sembrerà una bestemmia, ma a me ricorda un po’ Ibrahimoviç, perché sotto tutti i punti di vista raffigura l’attaccante moderno, che piace un po’ a tutti gli allenatori.
Parigi è un ragazzo molto interessante, che ad Arezzo era entrato in orbita prima squadra già due anni fa, attirando l’interesse pure di Roma e Juve.
L’anno scorso è stato bloccato da qualche guaio fisico, ma senza dubbio l’anno prossimo dovrebbe essere uno dei punti cardine di questa squadra, magari iniziando a convincere Bonacina già da ora, anche perchpè quando ha giocato ha sempre convinto.
Ha il vizio dei gol in allenamento con la prima squadra, e Colantuono lo ha portato in panchina nella gara col Sassuolo, tra la sorpresa generale.

ALLENATORE: WALTER BONACINA
Prossimo ormai ai cinquant’anni, Walter Bonacina ha ormai abituato a grandi stagioni gli appassionati della Primavera nerazzurra.
Nato a Bergamo il 30 luglio 1964, da calciatore è stato un centrocampista di grande carattere e sostanza e in carriera ha giocato ben 331 partite tra le fila nerazzurre, arrivando ad essere per anni il detentore del  record di presenze.
Da giovane fa grandi cose con la Virescit di Boccaleone, con cui vince un campionato di Interregionale e di C2, aggiungendo alla sua bacheca anche la Coppa Italia di Serie C dell’86.
Anno in cui passa all’Atalanta, con cui rimane cinque anni per poi passare alla Roma per 5,5 miliardi di lire, disputando buonissime stagioni con la maglia della società laziale.
Nell’estate del 94, tuttavia, le sirene di casa lo aiutano a fare ritorno all’ovile, dove disputa altre cinque stagioni tra Serie A e B, con tanto di promozione nel 95, per poi chiudere la carriera con Monza e Rodengo Saiano.
Da allenatore è stato dapprima vice di Mandorlini,Rossi e Colantuono, poi allenatore degli Allievi Regionali.
Nell’estate 2009 viene promosso alla guida della Primavera, con cui ottiene sempre discreti risultati ed allena talenti che ora sono nel giro del calcio che conta (Baselli,Zappacosta,Konè,Sportiello).
E’ stato anche in panchina come allenatore della prima squadra nella settimana successiva alle dimissioni di Antonio Conte nella travagliata stagione 2009-10, conclusasi con la retrocessione in B della Dea.
Non è andata bene, invece, l’esperienza tra i professionisti a Foggia, nel 2011.
Durò pochi mesi, visto che a novembre fu sollevato dall’incarico, per poi tornare a Zingonia l’anno successivo.
L’anno scorso ha sfiorato lo scudetto, chissà che quest’anno non possa superarsi.

lunedì 27 gennaio 2014

IL CALENDARIO DEL VIAREGGIO


FASE ELIMINATORIA

LUNEDÌ  3  FEBBRAIO

ATALANTA-NORDSJAELLAND
Quarrata (PT) / Stadio “Raciti” (ore 15)

RAPPRESENTATIVA SERIE D-CLUB GUARANÌ
Altopascio (LU) / Stadio Comunale (ore 15) (Sintetico)

NAPOLI-ANDERLECHT
Viareggio (LU) / Stadio “T. Bresciani” (ore 15)

PALERMO-A.P.I.A. LEICHHARDT
Sarzana (SP) / Stadio “Luperi” (ore 15)

ROMA-BENFICA
San Giuliano Terme (PI) / Stadio “G. Bui” (ore 17.15)

LIVORNO-ENVIGADO
Livorno / Stadio “Magnozzi” (ore 15)

TORINO-STABAEK
Santa Croce sull'Arno (PI) / Stadio “Masini” (ore 15)

SIENA-SANTOS LAGUNA
Paganico (GR) / Stadio “Uzielli” (ore 15) (Sintetico)


MARTEDÌ  4  FEBBRAIO

SAMPDORIA-RIJEKA
Sarzana (SP) / Stadio “Luperi” (ore 15)

GENOA-UNDER 17 CONGO
Genova / Stadio “La Sciorba” (ore 15)

LAZIO-BELASICA STRUMICA
Viareggio (LU) / Stadio “T. Bresciani” (ore 15)

VARESE-CLUB NACIONAL
Capezzano (LU) / Stadio “Cavanis” (ore 15) (Sintetico)

EMPOLI-PSV EINDHOVEN
San Giuliano Terme (PI) / Stadio “G. Bui” (ore 17.15)

HELLAS VERONA-L.I.A.C. NEW YORK
Altopascio (LU) / Stadio Comunale (ore 15) (Sintetico)

PARMA-PAKHTAKOR
Agliana (PT) / Stadio “Bellucci” (ore 15)

SPEZIA-DESPORTIVO BRASIL
La Spezia / Stadio “Ferdeghini” (ore 15) (Sintetico)

 

MERCOLEDÌ  5  FEBBRAIO

ATALANTA-RAPPRESENTATIVA SERIE D
San Giuliano Terme (PI) / Stadio “G. Bui” (ore 17.15)

NORDSJAELLAND-CLUB GUARANÌ
Capezzano (LU) / Stadio “Cavanis” (ore 20) (Sintetico)

NAPOLI-PALERMO
Altopascio (LU) / Stadio Comunale (ore 15) (Sintetico)

ANDERLECHT-A.P.I.A. LEICHHARDT
San Giuliano Terme (PI) / Stadio “G. Bui” (ore 20)

ROMA-LIVORNO
Monterotondo (GR) / Stadio “Pian di Giunta” (ore 15)

BENFICA-ENVIGADO
Sarzana (SP) / Stadio “Luperi” (ore 15)

TORINO-SIENA
Viareggio (LU) / Stadio “T. Bresciani” (ore 15)

STABAEK-SANTOS LAGUNA
Lido di Camaiore (LU) / Stadio “Benelli” (ore 15) (Sintetico)


GIOVEDÌ  6  FEBBRAIO

SAMPDORIA-GENOA
Viareggio (LU) / Stadio “T. Bresciani” (ore 15)

RIJEKA-UNDER 17 CONGO
Altopascio (LU) / Stadio Comunale (ore 15) (Sintetico)

LAZIO-VARESE
San Giuliano Terme (PI) / Stadio “G. Bui” (ore 17.15)

BELASICA STRUMICA-CLUB NACIONAL
Lido di Camaiore (LU) / Stadio “Benelli” (ore 15) (Sintetico)

EMPOLI-HELLAS VERONA
Larderello (PI) / Stadio “Florentia” (ore 15)

PSV EINDHOVEN-L.I.A.C. NEW YORK
Strettoia (LU) / Stadio “La Pruniccia” (ore 15) (Sintetico)

PARMA-SPEZIA
Sarzana (SP) / Stadio “Luperi” (ore 15)

PAKHTAKOR-DESPORTIVO BRASIL
Capezzano (LU) / Stadio “Cavanis” (ore 15) (Sintetico)


VENERDÌ  7  FEBBRAIO

ATALANTA-CLUB GUARANÌ
Paganico (GR) / Stadio “Uzielli” (ore 15) (Sintetico)

NORDSJAELLAND-RAPPRESENTATIVA SERIE D
Agliana (PT) / Stadio “Bellucci” (ore 15)

NAPOLI-A.P.I.A. LEICHHARDT
Lido di Camaiore (LU) / Stadio “Benelli” (ore 15) (Sintetico)

ANDERLECHT-PALERMO
San Giuliano Terme (PI) / Stadio “G. Bui” (ore 15)

ROMA-ENVIGADO
Viareggio (LU) / Stadio “T. Bresciani” (ore 15)

BENFICA-LIVORNO
Livorno / Stadio “Banditella” (ore 15)

TORINO-SANTOS LAGUNA
Sarzana (SP) / Stadio “Luperi” (ore 15)

STABAEK-SIENA
Badesse (SI) / Stadio “Nannotti” (ore 15)


SABATO  8  FEBBRAIO

SAMPDORIA-UNDER 17 CONGO
Sarzana (SP) / Stadio “Luperi” (ore 15)

RIJEKA-GENOA
Genova / Stadio “La Sciorba” (ore 15)

LAZIO-CLUB NACIONAL
San Miniato (PI) / Stadio “Lepori” (ore 15)

BELASICA STRUMICA-VARESE
Lido di Camaiore (LU) / Stadio “Benelli” (ore 15) (Sintetico)

EMPOLI-L.I.A.C. NEW YORK
Quarrata (PT) / Stadio “Raciti” (ore 15)

PSV EINDHOVEN-HELLAS VERONA
Viareggio (LU) / Stadio “T. Bresciani” (ore 15)

PARMA-DESPORTIVO BRASIL
San Giuliano Terme (PI) / Stadio “G. Bui” (ore 15)

PAKHTAKOR-SPEZIA
La Spezia / Stadio “Ferdeghini” (ore 15) (Sintetico)


DOMENICA  9  FEBBRAIORIPOSO


LUNEDÌ  10  FEBBRAIORIPOSO


OTTAVI DI FINALE

MARTEDÌ  11  FEBBRAIO

Viareggio (LU) / Stadio “T. Bresciani” (ore 15)

San Giuliano Terme (PI) / Stadio “G. Bui” (ore 17.15)

Sarzana (SP) / Stadio “Luperi” (ore 15)

Quarrata (PT) / Stadio “Raciti” (ore 15)

Paganico (GR) / Stadio “Uzielli” (ore 15) (Sintetico)

Monterotondo (GR) / Stadio “Pian di Giunta” (ore 15)

Altopascio (LU) / Stadio Comunale (ore 15) (Sintetico)

Santa Croce sull'Arno (PI) / Stadio “Masini” (ore 15)


MERCOLEDÌ  12  FEBBRAIO
RIPOSO


QUARTI DI FINALE


GIOVEDÌ  13  FEBBRAIO

Viareggio (LU) / Stadio “T. Bresciani” (ore 15)

San Giuliano Terme (PI) / Stadio “G. Bui” (ore 17.15)

Altopascio (LU) / Stadio Comunale (ore 15) (Sintetico)

Agliana (PT) / Stadio “Bellucci” (ore 15)


VENERDÌ  14  FEBBRAIO
RIPOSO                                                                               


SEMIFINALI


SABATO  15  FEBBRAIO

Viareggio (LU) / Stadio “T. Bresciani” (ore 15)

San Giuliano Terme (PI) / Stadio “G. Bui” (ore 17.15)



DOMENICA  16  FEBBRAIO
RIPOSO


FINALISSIMA

LUNEDÌ  17  FEBBRAIO

Viareggio (LU) / Stadio “T. Bresciani” (ore 15)

venerdì 24 gennaio 2014

SPECIALE TORNEO DI VIAREGGIO: JUVENTUS




JUVENTUS

Una delle squadre più interessanti del Torneo di Viareggio, che andrà in scena su diversi terreni di gioco della Toscana dal 3 al 17 di febbraio, è la Juventus, squadra molto interessante che forse sta facendo però un campionato sotto le attese.
La compagine di Zanchetta è terza, a -6 dal Torino, quando siamo giunti alla penultima di andata del girone A.
In Europa è stata eliminata per differenza reti dalla Youth League, con la beffa della sconfitta del Real Madrid col Copenaghen, che ha escluso dalla competizione la squadra sabauda.
In Coppa Italia ha invece eliminato il Toro capolista, restituendo lo sgarbo dell’ultimo derby di campionato, con il gol decisivo dei granata nel recupero.
La Juve sarà ammessa di diritto agli ottavi di finale.


Vi presentiamo di seguito la rosa:

PORTIERI

Gianmarco Vannucchi: Classe 1995, era in origine il secondo di Citti, che dopo qualche errore di troppo è stato messo in panchina per dare fiducia a lui.
L’anno scorso in prestito alla Pro Vercelli, ha anche fatto il ritiro con la prima squadra a Bardonecchia.
Decisive le sue parate in Supercoppa, è stato convocato in prima squadra per le gare di Verona e Bologna.
E’ originario di Prato, alla Juve dal 2009.
Leonardo Citti:
Passato da terzo portiere lo scorso anno a primo quest’anno, ha commesso qualche errore che lo ha penalizzato, su tutti quelli nel derby di campionato.
Classe 95, arrivò nel 2011 dal fallimento della Lucchese.
A volte commette errori ma riesce sempre a rialzarsi, buon segnale quindi.
Era il più giovane durante il ritiro di due estati fa a Chatillon.
Emil Audero:
Classe 97, ha giocato una volta in campionato e sempre in Youth League.
Origine indonesiane ma torinese doc, gioca solitamente in campionato con gli Allievi, probabilmente il prossimo anno potrebbe addirittura essere titolare.
Dotato di grande personalità, conta diverse presenze nelle nazionali giovanili azzurre.
Molto bravo in uscita ed in tuffo, è a livello di mentalità calcistica più avanti di quasi tutti i coetanei.
Un leader
Entonio Elezaj:
Nato a Torino da genitori albanesi nel 1996, fisico da corazziere, non ha mai messo piede in campo nella corrente stagione.
Da giovane sembrava avere potenzialità più importanti di ora, tanto che pure il Manchester City lo convocò per uno stage nel 2012.

DIFENSORI

Vlad Marin: Classe 95, terzino di piede sinistro con buone qualità anche in fase offensiva.
Arrivato in Italia da piccolo per raggiungere la madre che si era trasferita in Italia, ha giocato per il Pomezia e la Lazio (dove è stato un anno in Primavera nonostante fosse sotto età, giungendo secondo in campionato dopo la sconfitta in finale con l’Inter), con cui è letteralmente esploso.
La scorsa stagione era al Manchester City, trasferimento che ha generato non poche polemiche.
E’ uno di quei giocatori che mi hanno dato l’impressione, in questa squadra, di poter dare di più al fine di ottenere migliori risultati per il team Juve in generale.
Christian Tavanti:
Terzino del 95 originario di Pietrasanta, lo scorso anno aveva giocato più dell’ultima stagione, giocando anche qualche gara con l’Under 18 ed attirando le attenzione di diversi club anche in Serie A.
Buone capacità difensive, ha giocato più in Youth League che in campionato, dove ha segnato un gol importante col Parma.
Pol Garcia Tena:
Altro classe 95, catalano con un passato nelle giovanili del Barcellona.
La trattativa per un contratto da professionista con i blaugrana fallì e nel 2012 passò alla Juventus.
Primo anno negli Allievi e questo è il secondo in Primavera, stagione in cui è anche il capitano della squadra.
Piedi abbastanza buoni che gli consentono di impostare l’azione e forte di testa, ha il difetto di qualche calo di concentrazione abbastanza frequente, che col tempo va via via diminuendo.
Luca Barlocco:
Arrivato in estate dall’Atalanta, Barlocco è uno degli elementi fondaemntali della difesa.
Originario della provincia di Lecco, sta confermando di avere doto molto molto importanti, che gli sono valse diverse convocazioni con diverse selezioni giovanili e grande considerazione nell’ambiente dell’Atalanta. Mancino, può essere utile si ain una difesa a 4 che in uno schieramento a 5. Juventino doc inoltre, cosa non certo marginale.
Filippo Romagna:
L’altro ragazzo sotto età della rosa assieme ad Audero, già l’anno scorso giocò in Primavera ed ebbe con compagni anche ragazzi di quattro anni più vecchi, essendo anche stato aggregato al Torneo di Viareggio.
Regista davanti alla difesa in nazionale e difensore centrale nella Juventus, è capitano dell’Under 17 di Bruno Tedino.
Originario della provincia di Rimini (Fanella).
Quando era piccolo fu cercato anche dall’Inter e rifiutò per motivi di lontananza da casa, mentre poi fu Gianluca Pessotto a convincerlo ad accettare l’offerta della Signora, presentandosi direttamente a casa sua.
Filippo Penna:
Difensore centrale nativo di Torino, Penna ha avuto buono spazio anche la scorsa stagione, nonostante avesse davanti a sé giocatori importantissimi come Rugani e Magnusson, che non a caso stanno trovando spazio in B in squadre importanti.
Secondo me è un po’ sopravvalutato perché commette troppi errori, anche se la bontà del giocatore non si discute assolutamente
Nicolò Curti:
Classe 95, Arrivato a Torino dal Perugia due anni fa con grandissime attese su di lui.
Non si è ambientato a Torino, tanto che lo scorso anno è addirittura fuggito dal convitto della Juventus per fare ritorno per qualche settimana in Umbria, causa la nostalgia di casa, nonostante la Juve l’avesse pagato ben 1 milione di euro l’anno precedente.
Giocatore efficace ed anche elegante, con esperienze già in Lega Pro ancora minorenne, che avevano attirato le attenzioni anche di squadre inglesi e della Roma.
In rosa c’è concorrenza, ma quest’anno sta giocando abbastanza
Attila Varga:
Acquistato nella primavera del 2012 dal Mihalovce, squadra slovacca, questo ragazzone dal grande fisico ha fatto bene con gli Allievi Nazionali, mentre quest’anno sta faticando abbastanza a trovare spazio.
Non ha destato grande impressione né ai Mondiali che agli Europei Under 17 con la Slovacchia, nonostante abbia segnato una rete nella competizione continentale, tenutasi proprio nel suo paese.
Rodolfo Cifarelli:
Classe 95, lo scorso anno era stato assieme a Vannucchi in prestito alla Pro Vercelli.
Se il portiere toscano sta avendo spazio, lo stesso non vale per lui, visto che è stato utilizzato solo per 23 minuti fino ad ora.
Foggiano d’origine, ci pare forse il ragazzo meno dotato della rosa.
Francesco Bertinetti:
classe 1995, originario della città sabauda.
Non è un titolare, eppure può essere una riserva molto utile.
Sia terzino destro che difensore centrale, ad inizio stagione si pensava che avrebbe avuto più spazio di quanto non ne abbia ora.

CENTROCAMPISTI

Vajebah Sakor:
Classe 1996, norvegese di nazionalità ma con caratteri fisici totalmente diverso dal tipico scandinavo, essendo liberiano di origine, scappato dalla madrepatria per evitare le terribili conseguenze della guerra.
Già a 15 anni giocava in seconda divisione norvegese, il Rosenborg lo notò e lo portò a rinforzare la squadra più gloriosa del paese che ha dato i natali anche a John Arne Riise.
Nel 2012 sostenne un provino per il Milan, che non lo tesserò.
A gennaio 2013 la Juve sferra l’attacco decisivo, anticipando anche il Manchester City.
Dotato sia di qualità che di quantità, conta già ventiquattro presenze e sei reti con le rappresentative giovanili norvegesi.
Il 96 migliore della Juve probabilmente.
Jakub Hromada:
Ha giocato pochissimo nella Juve, ma è un ragazzo molto stimato nella sua Slovacchia, con la quale ha fatto molto bene ai recenti mondiali ed europei Under 17, in cui era capitano della selezione.
Già l’anno passato era stato in Primavera, ma con Zanchetta non ha trovato spazio, vista anche la concorrenza di ragazzi più forti ed esperti.
Giocatore di qualità, è molto abile nell’ultimo passaggio.
In nazionale ha anche segnato un gol storico, quello decisivo in Slovacchia-Spagna 1-0, e la Juve lo prese dopo averlo guardato in un’ Italia-Slovacchia U17.
Matteo Gerbaudo: Forse il più interessante dei ragazzi in rosa, nativo di Moncalieri, è il capitano ed il numero dieci della squadra di Andrea Zanchetta.
Quest’anno già quattro reti in otto gare più anche un gol importantissimo a agosto in Supercoppa, mica in uno stadio qualunque, ma all’Olimpico di Roma.
Grande leader carismatico, ha fatto parlare di sé anche per un gestaccio verso i tifosi del Napoli lo scorso anno, durante la finale di Coppa Italia al San Paolo.
Classe 95, mi stupisce che abbia avuto poche chance in nazionale.
Federico Mattiello: Il modulo non è che gli si addica proprio, ma lui ora ha iniziato ugualmente a trovare spazio come centrocampista centrale, dopo la buona stagione da esterno l’anno scorso.
Può giocare sia a destra che a sinistra, ha deciso la finale di Coppa Italia lo scorso anno con un gol al San Paolo.
Conta diverse presenze tra Under 16 e 17, ha già fatto il ritiro in estate con la prima squadra, segnando anche un gol nel primo test, giocato contro dei dilettanti della selezione della Val d’Aosta
Josè Francisco Cèvallos: Arrivato nella scorsa finestra invernale con aspettative molto alte, è stato utilizzato pochissimo lo scorso anno.
Quest’anno sta avendo più spazio, anche se il discorso della concorrenza fatto per gli altri vale anche per l’ecuadoregno.
Centrocampista centrale o fantasista, è dotato di un gran bel tiro dalla distanza, oltre che di buon  passo e discreta capacità di inserirsi tra le maglie della retroguardia avversaria.
E’ figlio di uno dei migliori portieri colombiani degli anni passati, suo omonimo tra l’altro e prima di arrivare in Italia fece una grande stagione in Serie A con la Liga de Quito, mettendo a segno 7 gol, e facendo anche un buonissimo sudamericano Under 20.
Simone Emmanuello: Regista della squadra di Zanchetta, è uno dei giocatori con il maggior numero di presenze in campionato, ben 11.
Originario di Chieri, è più vecchio di tutti gli altri compagni, essendo un classe 1994, quindi un fuoriquota.
Essendo il più esperto ha un ruolo di rilievo in fatto di personalità nella squadra, ed è vice capitano.
Bravo anche in fase di inserimento, non è stato però in grado di rispondere a tante attese che c’erano sul suo conto un paio di anni fa, quando era un elemento importante della nazionale Under 17.
Albert Roussos: Greco originario di Rodi, in patria era così apprezzato da aver collezionato 11 presenze nella cadetta serie del suo paese, ovvero il Diagouras Rodi.
Dopo un anno di Allievi ora è in Primavera, dove però non sta avendo molto spazio, anche a causa del fatto che non si adatta appieno al 4-2-3-1.
Il ruolo in cui gioca meglio è secondo me quello di mezzala destra, ma può giocare anche come uno dei due centrocampisti dinnanzi la difesa o come trequartista.
Ha discrete qualità offensive, ma non troppo utili alla Juve, almeno per ora.
E’ però nel giro dell’Under 19 greca, con ragazzi
Vykintas Slivka: Classe 1995, ha caratteristiche che possono ricordare quelle di Roussos.
Lituano, è abile sia in cabina di regia che come trequartista.
Arrivato alla Juve dopo che era stato nelle mire di Brescia e Genoa, è un giocatore che raramente Zanchetta utilizza per tutti i novanta minuti, visto che può essere pure molto utile a gara in corso.
Edoardo Ceria: Esterno con spiccate caratteristiche offensive, dotato di un buon tiro con entrambi i piedi e abbastanza forte a livello fisico.
Piemontese di Biella, nell’ultimo periodo sta giocando con buona continuità anche in Under 19.
E’ a metà tra Atalanta e Juventus, essendo stato il suo cartellino inserito nell’operazione che ha portato Barlocco a Vinovo.

ATTACCANTI

Younes Bnou Marzouk: Nato in Francia da genitori di origine marocchina nel 1996, questo ragazzo ha grandi qualità sia dal punto di vista tecnico che fisico.
Ha un buonissimo fiuto del gol, che gli sono già valsi dieci gol tra campionato e coppe.
Tecnicamente può ancora migliorare ed è molto utile alla squadra perché sa difendere benissimo la palla.
Ha caratteristiche abbastanza strane, che non mi ricordano nessun grande giocatore del passato in particolare, forse ricorda vagamente Belfodil.
Nelle nazionali marocchine giovanili ha raccolto tante soddisfazioni, tra cui il titolo di miglior giocatore della Coppa d’Africa Under 17 nel 2013 e tre gol in quattro gare nel Mondiale negli Emirati Arabi Uniti.
Marco Di Benedetto: Cresciuto nel settore giovanile del Pescara, sua città natale, pagato 350000 euro dalla Juve nel 2011, per un talentino che già a quindici anni giocava in Primavera.
A Torino ha fatto abbastanza bene negli Allievi, mentre in Primavera (soprattutto quest’anno) sta faticando parecchio.
Pare sia in partenza e su di lui ci sarebbero diversi club di Lega Pro (tra cui l’Ascoli).
In Under 16 segnò tre gol in tre partite, ma da quel momento in poi ha giocato ben poche altre volte con la maglia azzurra.
Anastasios Donis: Dopo aver fatto ottime cose l’anno scorso negli Allievi Nazionali, il graco si sta ripetendo trovando un ottimo spazio nella formazione Primavera.
La vetrina italiana gli sta anche permettendo di avere un ottimo spazio con l’Under 19 greca, nella quale militano anche ragazzi con un anno di età in più.
Strappato alla concorrenza di molti club inglesi (su tutti l’Arsenal), può giocare seconda punta o attaccante esterno, è letale quando ha spazio davanti a sé.
Hector Otin Lafuente: spagnolo ex Saragozza, lo scorso anno ha avuto un sacco di difficoltà negli Allievi Nazionali. Sicuramente ha buoni colpi, ma Marzouk e Donis sono nettamente avanti a lui nelle gerarchie dell’attacco di Zanchetta, così come lo era Moncini lo scorso anno (ora è al Cesena).
Conta anche qualche esperienza con le maglie delle selezioni giovanili iberiche, era stato seguito fortemente sia dallo United che dal Liverpool.
Alhassane Soumah: Preso in estate dal Santarcangelo, è il bomber europeo della compagine di Zanchetta, avendo messo a segno ben quattro reti nel girone di qualificazioni della Youth League (una specie di Champions delle squadre giovanili).
Il Santarcangelo lo andò a scovare in Guinea, da lì in poi di strada ne ha fatta molta e tutto sommato non si può far altro che un bell’applauso per questa bella storia di calcio. Classe 1996, di ruolo punta centrale.
Sergio Buenacasa: ex Barcellona, nativo come Otin di Saragozza, questo attaccante ha una buona media gol nonostante non sia stato utilizzato con grandissima continuità.
1,85 di altezza e buon fiuto del gol fanno di lui un attaccante molto interessante, aveva giocato la scorsa stagione nella Juvenil B dei catalani.
Si muove molto bene sul filo del fuorigioco e spesso ha delle giocate molto eleganti, che possono anche ricordare un certo Zlatan Ibrahimovic.
Qualcuno dice che il Barça lo abbia fatto partire per motivi disciplinari, ma al momento queste voci non hanno trovato grandi conferme.
Conta qualche convocazione nelle selezioni giovanili spagnole.









 

martedì 14 gennaio 2014

VINCENZO SCUOTTO-1995-ITALIA

Nome: Vincenzo
Cognome: Scuotto
Data di nascita: 14 luglio 1995


Presto i nostri ragazzi potranno essere protagonisti…..
Così parlo Luigi Miccio, allenatore della Berretti della Nocerina in un’ intervista ad inizio stagione.
Lo disse anche rispondendo ad una domanda che gli era stata posta su una presunta bocciatura da parte della Nocerina per un utilizzo di Simonetti e Scuotto, due dei maggior talenti del vivaio molosso, in prima squadra.
Chissà che un giorno la sua previsione non si possa avverare, magari anche in tempi non troppo remoti, visto anche che sia la Berretti stessa (anno 95 e 96) mi sembra una squadra da seguire con attenzione, che a mio avviso potrebbe sfornare qualcosa di abbastanza interessante.

Andiamo quindi a presentare uno dei due ragazzi di cui vi abbiamo parlato in precedenza, Vincenzo Scotto.
Nato a Napoli nel 1995, anno assai felice anche per i colori rossoneri, visto che si torna nei campionati professionistici dopo il fallimento dell’estate del 1988.
Inizia a giocare nel Posillipo, ma siccome è un ragazzo con un qualità superiori a tanti compagni di squadra finisce presto tra le fila del Mariano Keller, squadra di San Giorgio a Cremano.
In quella che è considerata una delle strutture calcistiche più adatte alla crescita di un giovane nell’intero Sud Italia, Vincenzo conquista il campionato dei mini-Allievi.
Quindi l’anno successivo arrivò anche la chiamata di una società professionistica, la Nocerina.
Questo è per lui la terza stagione a Nocera Inferiore, la seconda stagione con la maglia della Berretti dopo la prima giocata tra le fila degli Allievi Nazionali.
E’ sicuramente un ragazzo molto interessante, che secondo me ha bisogno di adattarsi alle situazioni per poi dare il suo contributo in modo decisivo.
Da buona qualità alla manovra ed ha anche una discreta presenza in zona gol, roba da non sottovalutare nel calcio di oggi, che vive sempre più degli inserimenti dei centrocampisti.
Lo scorso anno aveva fatto così bene da convincere la società a portarlo in ritiro con la prima squadra assieme ad altri giovani, Simonetti e il portiere Morabito.
Tifoso napoletano, anche se assolutamente innamorato della tecnica calcistica del grande Andrea Pirlo, giocatore che riesce ad essere ammirato anche da molti sostenitori di squadre che non siano la Juventus o le altre per cui ha giocato.
Frequenta la quinta superiore al liceo scientifico, una scuola molto difficile da conciliare per ragazzi che praticano sport a livelli di questo tipo.
Chissà se anche lui farà l’università dopo gli esami, come il regista della prima squadra Antonio Palma, che studia presso la facoltà di giurisprudenza a Monza……
Il percorso è già stato fatto in buona parte, chissà che il coronamento di molti sacrifici non possa arrivare entro fine stagione, anche solo con qualche minuto nelle battute finali di un campionato che speriamo (e un po’ anche crediamo) possa sorridere un po’ di più ai colori della società di Via Santa Croce.
Anche perché in un periodo difficile economicamente, pescare dal settore giovanile ogni tanto non sarebbe un’idea sbagliata, anche per giustificare gli investimenti che si fanno sui ragazzi.
Dal vivaio della Nocerina sono usciti anche giocatori che poi hanno calcato i campi della Serie A lasciando anche il segno, gente come Torrente e Firicano, tra l’altro entrambi ora allenatori.
Apprezzato anche dai compagni, può avere buone prospettive, anche se si dice che avesse avuto comportamenti poco maturi durante la sua esperienza in estate con la prima squadra.

ROMELU LUKAKU-1993-BELGIO



Nome: Romelu Cognome: Lukaku
Data di nascita: 13 maggio 1993
Luogo di nascita: Anversa
Ruolo: Attaccante








Siamo pochi, un milione e mezzo, ma state tranquilli, che a giocare
a pallone diamo la paga a molti……
Lo avranno pensato in molti in questi in mesi in Belgio, visto che questa squadra pare essere tornata quelli dei tempi di Vincenzo Scifo, che arrivò terza al Mondiale di Messico 86.
Uno dei punti di forza di questa grandissima generazione è senza dubbio Romelu Lukaku.
Figlio di genitori congolesi (Congo che un tempo era colonia belga), sin da giovanissimo dimostra di avere qualità che i suoi amici non hanno, tanto che i genitori lo iscrivono ad una scuola calcio tra le più famose di Anversa, la Rupel Boom.
Tra l’altro nasce in una famiglia in cui si respira particolarmente il calcio, vista la professione di calciatore del papà Roger (che giocò con le maglie di Boom, FC Seraing, Germinal Ekeren e Gençlerbirlçi in Turchia).
Già da bambino è seguitissimo dai club professionistici.
Da bambino lascia la città natale, per giocare nel Wintam, nel Lierse e nel Brussels.
Gioca spesso con ragazzi più vecchi di lui, ma timbra il cartellino praticamente sempre.
La cosa non sfugge nemmeno agli osservatori dell’Anderlecht, il più grande club del Regno del Belgio.
La prima categoria in cui gioca è quella degli allievi, con numeri da far impressione, 121 gol in 88 partite.
Anche in Primavera ha una media gol superiore all’1, visto che le statistiche sul suo conto parlano di 27 reti in 19 presenze.
Dinnanzi a numeri di questa tipologia anche il più grande complimento o commento di lode ed ammirazione pare essere sprecato.
Dall’estate del 2009, quando è sedicenne da giusto tre mesi, Romelu diviene a tutti gli effetti un giocatore vero, vista anche la firma sul contratto da professionista dopo il compimento dei fatidici sedici anni.
Già prima di questa firma si era parlato di interessamenti milionari del Milan e del Manchester United, con la ferma opposizione del club più titolato del Belgio, che desidera coltivare sotto la propri ala protettiva questo giovane ragazzone.
Poco dopo il debutto tra i grandi arriva anche il primo goal.
 Un gol stupendo e decisivo gol di tacco, contro lo Zulte Waregem.
Debutta anche in Champions e poi in Europa League, ma la cosa che più stupisce è che al primo anno tra i professionisti è già capocannoniere del campionato belga, che l’Anderlecht si aggiudica anche grazie alle sue grandi prestazioni, vincendo così il trentesimo scudetto della storia di questo glorioso club.
Tanta roba….
Inoltre da ricordare ci sarà anche una doppietta all’Ajax in Europa League per lui.
L’anno dopo migliora sia il numero di presenze che di reti (16) e le voci di mercato che vogliono mezza Europa su di lui si concretizzano.
Passa infatti al Chelsea per ben 22 milioni di euro, diventando il giocatore belga più pagato nella storia (sarà poi superato da Witsel allo Zenit ed Hazard al Chelsea nell’estate 2012).
Il primo anno non è un granchè, visto che non segna neppure una volta e trova poco spazio.
L’anno dopo passa in prestito al WBA, e già dal primo impegno della stagione la tendenza viene invertita.
La rete al Liverpool in un memorabile 3-0 è solo la prima di diciassette marcature in Premier League, che gli permettono di tornare alla base l’anno successivo, stagione che vede il ritorno sulla panchina del Chelsea di Josè Mourinho, amatissimo dai tifosi Blues.
La stagione, già di per sé grandiosa, è coronata definitivamente da una tripletta contro il Manchester United il 19 maggio 2013, durante la quale tra l’altro giocò solo un tempo, peraltro in un giorno storico visto che ha segnato la fine dell’era Ferguson sulla panchina dei Red Devils.
Per lui si prospetta un ruolo da vice-Torres, ma l’arrivo a fine mercato di Eto’o cambia le prospettive precedenti, anche perchè sulla sua testa pesa come un macigno l’errore dagli undici metri in Supercoppa Europea, contro il Bayern Monaco.
Allora arriva un nuovo prestito, stavolta in una squadra più importante, l’Everton.
Ad oggi ha già realizzato nove gol e offerto cinque assist che hanno portato al gol.
A mio giudizio l’anno prossimo meriterebbe finalmente una chance con il Chelsea, perché è un ragazzo incredibilmente maturo rispetto a molti coetanei.
Non ha ancora 21 anni e ha già messo a segno oltre 70 gol in carriera, roba che solo ai futuri grandissimi campioni succede, almeno di solito.
Gestito da Mino Raiola, potrebbe essere la sua gallina dalle uova d’oro per il futuro del suo procuratore, secondo me anche più di Pogba.

CARATTERISTICHE TECNICHE

Rappresenta appieno l’immagine di attaccante moderno, che lavora per la squadra e mette a segno tanti gol.
Nonostante il fisico da corazziere (1,93 m per 95 kg), è molto veloce palla al piede.
Si parla di lui come il nuovo Drogba, anche se probabilmente l’ivoriano tende a giocare di più spalle alla porta, al fine di guadagnare metri per far guadagnare terreno ai compagni.
Sinistro di piede ma abile anche con l’altro piede, ha nel colpo di testa un abilità in cui è quasi imbattibile.
Ha giocato quasi sempre da punta unica, a parte la stagione in cui vinse il campionato con l’Anderlecht, che utilizzava prevalentemente il 4-4-2.

NAZIONALE

La prima rete con la maglia della nazionale risale ai tempi della elezione Under 15.
Una sola presenza nell’Under 18 e un altro gol con l’Under 21, prima di iniziare a sorprendere tutti con la Nazionale maggiore, visto che già a sedici anni debuttò in amichevole, contro la Croazia.
Il primo gol arriva il 17 ottobre 2010 alla Russia, gara in cui il Belgio espugnò Vorohnez, anche se alla fine del girone i russi ottennero il pass per la fase finale degli Europei.
I Mondiali del 2014 in Brasile vedranno la formazione dei Diavoli Rossi qualificati come prima classificata, mettendosi alle spalle anche la temibile Croazia e la Serbia, allenata durante le ultime qualificazioni da Sinisa Mihajloviç.
Lukaku non ha trovato moltissimo spazio, complice anche l’esplosione di Benteke nella scorsa stagione, sia nel club che in nazionale.
Quest’anno sta segnando di più Romelu, e difatti su tre amichevoli ben due volte è partito titolare.
Il Mondiale è un qualcosa di praticamente unico ed anche se Lukaku è molto giovane, siamo sicuri che vorrà sfruttare al massimo questa vetrina eccezionale, anche perché per un ragazzo che così giovane è andato all’estero, pare esserci un conto in sospeso coi tifosi belgi.

 

mercoledì 8 gennaio 2014

ITALIA-TUNISIA 4-0 UNDER 18




L’Italia riparte, imponendosi senza alcun problema sul terreno dell’ “El Menzah” in quel di Tunisi, senza far pesare in alcun modo il fattore campo.
Gara chiusa nel primo tempo, con le reti di Mario Pugliese (due bellissime palombelle) ed il doriano Edoardo Oneto, ragazzo forse non conosciutissimo ai più, ma attaccante atipico, che non segna moltissimi gol ma ha una generosità e delle caratteristiche particolari, che lo portano ad aiutare spesso la squadra.
Nella ripresa a chiudere i conti ancora “Ryan”, in un momento magico dopo le diverse panchine in prima squadra nelle scorse settimane e l’esordio in Coppa Italia con la squadra di Stefano Colantuono.
Una cosa che farà immensamente felice il ct Vanoli è il fatto che dei convocati per la gara di questo pomeriggio a Biserta erano solo cinque i ragazzi che erano stati al Mondiale.
Gente come Oneto, Zanon, Luperto (gli ultimi due debuttanti in nazionale) è da tenere d’occhio assolutamente (senza fare alcun torto agli altri).
Chi pensa che la Tunisia sia una squadretta sbaglia, visto che nella passata edizione del Mondiale è uscita agli ottavi, tutto sommato con onore, dopo un gran girone (sei punti con tanto di vittoria coi russi campioni d’Europa in carica).
Sperando che sempre più ragazzi possano trovare spazio con continuità se lo meritano, attenzione perché la generazione 96 sono quasi sicuro che ci regalerà in futuro grandi soddisfazioni, anche a livelli molto molto alti, anche perché in parte lo ha già fatto.
La formazione iniziale è stata: Gori; Gemignani, Sciacca, Luperto, Agrifogli; Pugliese, Murgia, Palazzi, Parigini; Di Molfetta, Oneto.