venerdì 13 dicembre 2013

EDOARDO BETTINI-1998-ITALIA





Nome: Edoardo
Cognome: Bettini
Data di nascita: 29 maggio 1998
Luogo di nascita: Saronno (Va)


L’Atalanta è da sempre una squadra dal cui settore giovanile sono usciti numerosi ragazzi che sono arrivati in Serie A, molti di essi anche in nazionale (Pazzini,Donadoni,Montolivo ecc.)
I radar degli osservatori diretti attualmente da Beppe Corti sono sempre puntati su ragazzi di qualsiasi età.
Non essendo però possibile il cambio di regione fino a 14 anni l’Atalanta punta sempre in maniera molto convinta sui ragazzi lombardi, siccome preferisce costruire le squadre del settore giovanile con ragazzi che sono a Bergamo da molto tempo.
A questo profilo di giocatore corrisponde indubbiamente Edoardo Bettini, classe 1998, originario di Saronno, provincia di Varese.
Da dieci anni gioca nell’Atalanta e da almeno la metà è capitano delle squadre in cui ha giocato (questo fino allo scorso anno).
Anche il sempre attento ct delle nazionali giovanili Antonio Rocca si è accorto delle sue qualità e l’ha messo sotto la lente di ingrandimento.
Finora conta quattro convocazioni all’attivo in nazionale under 15.
Ha partecipato al torneo delle Nazioni giocando tutte le gare del girone i cui l’Italia ha sfidato Usa,Slovenia e Cile (due pareggi ed una sconfitta chiudendo ultima nel girone).
In nazionale a partecipato anche ad alcuni stage.
Non un gigante per trattarsi di un difensore centrale visti i 178 cm, occupa la posizione di libero e si fa apprezzare per la continuità di rendimento, aspetto spesso non presente in ragazzi così giovani che devono completare la loro maturazione sia umanamente che fisicamente.
La sua voglia di lottare e personalità fanno di lui un ottimo prospetto.
E’ un vero e proprio leader per i compagni, uno di quelli alla Cambiasso, che in campo dispensa sempre consigli ed indicazioni in accordo con i dettami dell’allenatore.
Come ruolo, più libero che stopper, gioca solitamente come centrale destro difensivo.
Destro di piede ha sempre giocato come centrale destro in una linea a quattro difensori.
Già da quando aveva cinque anni si intuivano le qualità del possibile futuro calciatore, tanto che persino l’Inter aveva messo gli occhi su di lui, poi la sua scelta ricadde però sull’Atalanta.
Ha già vinto numerosi premi in tornei giovanili, tra cui ben tre premi di miglior difensore.
Uno al prestigioso torneo Gusella di Torino e per ben due volte al trofeo Swarovski.
L’emozione più grande della sua carriera deve essere stata però quella di disputare il memorial Scirea nel settembre del 2012, torneo in cui Bettini si è tolto la soddisfazione di incontrate squadre del calibro di Juventus e Barcellona.
Proprio contro i catalani il ragazzo si è distinto, così come quasi tutti i compagni, in una gara che li vedeva nettamente sfavoriti rispetto ai più quotati avversari, per una grande prestazione (nonostante la sconfitta per 1-0).
Non per caso i vincitori del torneo furono proprio i blaugrana che sconfissero il Milan in finale, l’Atalanta chiuse invece quarta perdendo la finalina per il terzo posto con il Brescia.
L’anno scorso è stato inserito nella top 11 del campionato nazionale Giovanissimi, in cui l’Atalanta è stata eliminata dalla Roma negli ottavi di finale, dopo che lo 0-1 in casa della Juve Stabia aveva permesso di superare il turno.
Ora è costretto a convivere con una serie di problemi fisici che lo hanno costretto a stop abbastanza lunghi, e che gli hanno impedito di fare anche un solo minuto in campo.
L’ultima ricaduta è stata un ricovero d’urgenza per labirintite acuta.
Quest’anno in quel ruolo avrebbe avuto la concorrenza di Dani Ficola e Andrea Boffelli, entrambi più grandi di un anno, ma il suo spazio se lo sarebbe ritagliato.
Augurandogli un futuro più felice (anche perché peggio di così calcisticamente non può andare), speriamo che le sue qualità possano con calma emergere anche su palcoscenici più importanti.


 
 

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