giovedì 12 dicembre 2013

CRISTIAN BATTOCCHIO-1992-ITALIA / ARGENTINA





Cristian Battocchio da piccolo, quando militava nel Newell's
Nome: Cristian Damian
Cognome: Battocchio
Data di nascita: 10 febbraio 1992
Luogo di nascita: Rosario

Gabriel Batistuta, Abel Balbo, Jorge Valdano, Américo Gallego, Mario Zanabria, Gustavo Dezotti, Néstor Sensini, Walter Samuel, Mauricio Pochettino, Aldo Duscher, Gerardo Martino, Lionel Messi e Gabriel Heinze.
Sono solamente quindici nomi che ogni amante del bel calcio saprà apprezzare?
No, ma tutti hanno pure in comune il fatto di aver militato del Newell’s Old Boys, che ha fatto ottimi campionati anche ultimamente.
Nelle giovanili dove crebbero Milito e Messi, nasce calcisticamente anche Cristian Battocchio.
Sin da piccolo mostra ottime qualità e doti, che gli permettono di guadagnarsi attese importanti sul suo conto.
Nella juvenil della Lepra (il Newell’s) si parlava di un bambino prodigio: premiato come miglior giocatore dell’anno a livello giovanile e nel giro della selecciòn sub-15 argentina, a soli 14 anni aveva partecipato ad allenamenti con la prima squadra , in cui militavano a quel tempo Oscar Cardozo (vero e proprio dio del calcio in Sudamerica) e Nicolas Spolli.
In Sudamerica definiscono il suo ruolo come volante
L’Udinese lo strappa alla sua terra portandolo in Friuli spendendo 20000 mila euro che restituiranno l’investimento compiuto.
In Primavera dimostra di avere qualità non rintracciabili in molti coetanei, ed anche in società capiscono che il ragazzo può dire la sua anche in prima squadra.
Nel 2010-11 realizza cinque gol in stagione nel ruolo di regista davanti alla linea difensiva, in una squadra in cui giocavano anche Beleck e Vydra, capocannoniere dello scorso campionato cadetto inglese al Watford, dove ha ritrovato anche il Batto.
Debutta in Serie A a Palermo il 27 febbraio 2011, in una giornata molto felice per i colori bianconeri, che espugneranno il Renzo Barbera con un incredibile 0-7 (tripletta di Di Natale e poker di Alexis Sanchez).
Per la felicità, a fine partita, offre da bere e da mangiare a tutti i compagni di squadra, tutti più esperti di lui.
Segna anche nel derby contro la Triestina e nella gara con il Milan di De Sciglio, persa per 3-2.
Nella stagione 2011-12 scende in campo in tre occasioni in Europa League e in quattro circostanze in campionato (solo trentanove minuti totali però, tra cui 21 allo Juventus Stadium vista l’indisponibilità per la Coppa d’Africa di Badu ed Asamoah).
Gioca da titolare in Europa League nelle gare contro Celtic Glasgow ed Atletico Madrid, mostrando ottime qualità nonostante le prestazioni opache dei suoi compagni di squadra, giocando come mezzala sinistra.
La stagione 12-13 parte con una gara giocata per tutto il tempo a Firenze al debutto in campionato, con l’Udinese che schierava molte riserve in vista del ritorno di Champions League contro lo Sporting Braga.
Qualche ora dopo, però, l’Udinese lo da in prestito al Watford, nella serie cadetta inglese.
All’inizio ha qualche difficoltà per gli infortuni, poi riesce ad esprimersi meglio, segnando due gol in ventiquattro gare (playoff compresi), e venendo premiato dai tifosi col gol più bello dell’anno, realizzato all’Huddersfield il 19 gennaio 2013.
Il Watford non riesce a guadagnarsi la Premiership per la sconfitta nella finale degli spareggi contro il Crystal Palace, che passa grazie ad un rigore ai supplementari del quarantenne Philipps, causato d aun intervento scomposto del nostro Marco Cassetti.
Nell’estate seguente Cristian ed il suo agente scelgono di trasferirsi definitivamente in Inghilterra, a causa della grande fiducia dimostrata dall’allenatore degli Hornets, ovvero Gianfranco Zola.
Dopo questa scelta, tuttavia, Battocchio non vedrà la sua fiducia ripagata appieno, perché al momento ha collezionato solo dieci presenze (ma sei da subentrato), condite da due gol però.
Nelle ultime quattro gare ne ha disputate tre intere, quindi chissà che questo non possa essere un segnale di una sua possibile definitiva situazione da giocatore importante per la sua squadra.
Ora c’è fuori il talento scuola Chelsea Joshua McEachran, stimolo in più per cercare di stupire tutti con le sue prestazioni.
Tra l’altro c’è chi dice che, anche se il suo cartellino è di proprietà del club di Londra, l’Udinese potrebbe richiamarlo, un giorno.


CARATTERISTICHE TECNICHE


Centrocampista piccolo di statura (168 cm) e dal passo svelto, da giovane era più un regista davanti alla difesa, mentre ora è più una mezzala o addirittura un esterno sinistro in un centrocampo a quattro (come lo utilizza il suo mentore Di Biagio).
Dotato di grandi piedi, Guidolin non vedeva in lui il ruolo di regista, per cui lo schierava, quando lo schierava, come mezzala.
Anche al Watford è stato quesi sempre mezzala, segno che il suo destino tattico ha subito, al momento, una svolta.
E’ migliorato nel tempo dal punto di vista della decisione e dei contrasti, che all’inizio della sua avventura europea perdeva sistematicamente.
Si inserisce spesso in area anche per tentare la deviazione di testa, perché è molto bravo nell’intuire il gioco e le traiettorie della sfera prima degli avversari e anche degli stessi compagni.
Destro di piede, i suoi tocchi e stop sono spesso davvero belli da vedere.
Non parliamo di un fenomeno, ma di un ragazzo di buone qualità, che è un giocatore di buon livello per un campionato importante come la Championship.
Buone capacità di movimento senza palla, Pinzi lo chiamava Pizarro vista la similitudine sia fisica che tecnica con il Pek ora in forza alla Fiorentina.


NAZIONALE

Nelle selezioni giovanili argentine non viene mai preso in considerazione dai commissari tecnici.
Dopo le apparizioni con la maglia dell’Udinese viene convocato dall’Under 20 di Luigi Di Biagio, della quale diventa da subito un titolare.
Dopo l’europeo 2013 Devis Mangia lascia l’Under 20, e si decide quindi di promuovere Gigi Di Biagio alla guida della seconda selezione nazionale più importante d’Italia.
Battocchio è sin dalla prima partita un elemento molto importante, in qualsiasi modulo con cui il tecnico intenda giocare.
Nel 4-2-3-1 o nel 4-4-2 lo vuole largo a destra a cercare di creare la superiorità numerica.
E’ andato in gol in ambo le gare contro il Belgio, che è la squadra più competitiva del girone azzurro, oltre che una delle migliori in assoluto al mondo a livello Under 21.
In tutte le selezioni azzurre, fino ad ora, diciassette presenze e tre gol.
Durante il ciclo precedente sono esplosi tanti buonissimi prospetti, speriamo che questo possa accadere anche nei prossimi mesi, il più presto possibile.

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