martedì 24 dicembre 2013

THIBAUT COURTOUIS-1992-BELGIO



Nome: Thibaut
Cognome: Courtouis
Luogo di nascita: Bree
Data di nascita: 11 maggio 1992

Se a ventun anni un ragazzo prende tre milioni netti di euro all’anno, questi sarà molto probabilmente un giocatore di calcio, mentre molti suoi coetanei saranno pressati da esami universitari, senza aver mai messo nulla da parte in fatto di guadagni.
Uno di questi pochi privilegiati e fortunati è Thibaut Cortouis, la cui squadra sta vivendo una stagione assolutamente eccezionale, sia in campo europeo, con l’Atletico che avrà sulla sua strada agli ottavi il Milan, che in Spagna (dove i colchoneros al momento condividono la vetta della classifica con il Parma).
In questo momento il calcio belga attraversa un periodo molto molto buono, vista anche la presenza di gente come lui,Kompany,Vermaelen,Lukaku,Hazard,De Bruyne e via elencando.
A sei anni, quando inizia la sua esperienza da calciatore in erba, non è un portiere ma gioca in un altro ruolo, seppur sempre difensivo, ovvero quello di terzino destro.
A sette anni è già in uno dei club più importanti del Belgio, il Genk, che proprio in quella stagione affrontò la sua prima avventura in campo internazionale, vale a dire la Coppa delle Coppe.
In occasione di un torneo, in mancanza del portiere, si offrì per sostituirlo.
Le sue prestazioni indussero i responsabili della squadra e lui stesso a scegliere di tentare di andare avanti come estremo difensore.
Fu così che a poco a poco arrivò a migliorare nel ruolo, fino a debuttare nella massima serie giovanissimo, a sedici anni, in una giornata che vedeva addirittura i primi cinque portieri davanti a lui nelle gerarchie indisponibili e quindi impossibilitati ad andare in campo.
L’attuale portiere dell’Atletico compie grandi parate, che salvano la sua compagine dalla sconfitta contro il Gent.
L’anno dopo lo vede meno sul piedistallo rispetto a quanto non lo fosse stato nei mesi precedenti, poiché non si registrano sue gare in prima squadra.
L’anno post mondiale, segna invece una chance clamorosa per lui, che riesce a cogliere al volo.
Franck Vercauteren (che da giocatore vinse anche una Coppa Uefa con l’Anderlecht), decide di dare fiducia a questo ragazzino sin dai preliminari di Europa League a luglio.
Da questo  momento in avanti, Courtouis manterrà la titolarità della porta, che difenderà per tutto l’arco della stagione, che si concluderà con la vittoria del campionato, nel segno delle grandi prestazioni del compagno kevin De Bruyne, esterno offensivo di grande qualità e velocità di esecuzione.
Alla fine della stagione avrà subito 47 gol in 44 gare, una media non da buttare per campionati in cui si segna molto, come appunto la Jupiler League, e con un minutaggio insperato fino a qualche mese prima (circa 4000 minuti tra coppe e campionato).
La lista delle squadre interessate alle sue prestazioni si fa lunghissima col passare del tempo: Manchester United, Tottenham, Newcastle, Benfica, Hoffenheim, Schalke 04, Atletico Madrid, Napoli e Chelsea.
La spunta proprio Abramovich, che lo porta sulle rive del Tamigi per circa 8 milioni di sterline (9,5 e più in milioni di euro).
Viene dato in prestito all’Atletico di Madrid, anche per aiutarlo ad abituarsi alla pressione di dover combattere per un posto da titolare con gente più esperta e già abituata al calcio iberico, come Asenjo e Joel.
Eppure per Simeone la sua qualità superiore va premiata.
Fiducia da subito al belga, che gioca sempre, che si parli di campionato o di Europa league, vinta poi in modo trionfale per 3-0 sull’Athletic Bilbao, con un Atletico che già in semifinale aveva avuto la meglio su un’altra spagnola, il Valencia.
Nel frattempo il Chelsea vince la Champions League, e Cech è fra i più decisivi nella vittoria, per cui il suo rientro a Stanford Bridge si fa attendere.
Gioca quindi un’altra grande stagione coi colchoneros, che nonostante un mercato non incredibile (oltre al rinnovo del suo prestito arrivano a parametro zero Emre e l’uruguagio Cristian Rodriguez) riescono a giungere terzi in campionato.
La stagione si era poi aperta in modo positivo, con uno schiacciante 1-4 ad agosto in Supercoppa Europea, con la partita già messa in ghiaccio dalla tripletta nel primo tempo di un Falcao in versione “Troppo forte per essere vero”.
L’Europa League non è un campo felice come l’anno prima (fuori ai sedicesimi per mano dei russi del Rubin), ma a maggio arriva una storica vittoria in Copa del Rey sui rivali del Real, che rimarrà per tantissimo tempo nella memoria di tifosi e partecipanti all’impresa.
L’inizio della stegione 13-14 è stato quasi da record, in 25 gare solo 15 gol subiti, un record invidiabile per un portiere che gioca in Spagna.
Da tempo ci sono voci che impazzano riguardo quello che sarà il suo futuro, probabilmente non più in prestito, visto che è il terzo anno che è parcheggiato al Vicente Calderon.
Si è scritto di voci che lo vorrebbero come nuovo Valdes al Barca, o addirittura di un Real Madrid che avrebbe individuato in lui le caratteristiche giuste per far parte del gruppo di Carlo Ancellotti.
Il blog si chiama Futuri Campioni, ma la sua stella è brillante nel cielo dle calcio internazionale da tempo…..
Predestinato.

CARATTERISTICHE TECNICHE

Abbina grande fisicità (199 cm di altezza) ad una capacità reattiva che spesso non vediamo in portieri molto meno alti.
Le lunghe leve lo aiutano nell’occupare meglio tutto lo specchio della porta e di non andare troppo in affanno quando verso la sua porta sono scagliati tiri dalla lunga-media distanza.
Ha buona personalità, visto che al primo anno nel calcio che conta ha vinto il campionato e nel secondo si è subito trovato a sostituire De Gea all’Atletico, che qualche settimana prima lo United aveva pagato ben 21 milioni di euro.
Negli ultimi due anni è maturato ulteriormente sia tecnicamente che muscolarmente, visto che ora è un atleta completo a tutti gli effetti.

NAZIONALE

Non molto considerato da giovanissimo (solo quattro gare con la selezione Under 18),  è stato il portiere dei Diavoli Rossi nella cavalcata verso Brasile 2014, in cui il Belgio ha preceduto la Croazia, che pur essendo meno forte ha più esperienza in fatto di appuntamenti importanti, oltre che una squadra più esperta.
Il talento del Belgio si è dimostrato però più forte, ed anche a grazie alla vittoria decisiva a Maksimir ad ottobre (vantaggio finale di +9! sulla squadra di Stimac), i ragazzi  di Wilmonts saranno tra le squadre che appassioneranno i tifosi nella rassegna continentale.

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