giovedì 20 febbraio 2014

JETRO WILLEMS-1994-OLANDA


Nome: Jetro
Cognome: Willems
Luogo di nascita: Rotterdam
Data di nascita: 30 aprile 1994


In Brasile i terzini li chiamano laterali, perché danno un apporto talmente importante al gioco offensivo della squadra da non poter essere considerati come difensori.
Chiaro che comunque sulle fasce laterali la difesa è affidata a loro, anche se la loro felicità maggiore è quella di attaccare gli spazi nella metà campo avversaria.
A partire da Nilton Santos fino ad arrivare a Daniel Alves dei giorni nostri (ma anche giocatori ancora giovanissimi come Wallace e Abner, ancora non molto conosciuti al grande pubblico), questa caratteristica non è mai stata persa dai giocatori arretrati di fascia brasiliani.
Un giocatore europeo che potrebbe sembrare avere queste qualità è Jetro Willems, terzino sinistro di proprietà del PSV Eindhoven, non ancora ventenne ma già nel giro della nazionale olandese da due anni.
Lanciato nel grande calcio dalla squadra della sua città, lo Sparta Rotterdam, inizia a giocare in prima squadra con l’inizio del 2011.
Già la prima stagione è molto importante per la sua carriera, perché riesce a trovare spazio con continuità da gennaio in poi, togliendo spazio al titolare Slijngard, che da dopo la sua partenza è tornato il titolare di quella fascia laterale, la sinistra.
Per solo 800000 euro il PSV Eindhoven si assicura le sue prestazioni.
L’inizio di stagione è complicato, anche perché sembra essere il terzo nelle gerarchie, dietro a Pieters e Tamata.
Piano piano inizia a guadagnarsi uno spazio molto importante in squadra, finendo per divenire il titolare indiscusso da quel lato, anche perché Pieters vive una stagione molto sfortunata, con ben due fratture di metatarso.
Il 3 novembre 2011 debutta in Europa League in PSV-Hapoel Tel Aviv 3-3, diventando così il più giovane debuttante olandese in una coppa internazionale.
Dall’anno dopo è il titolare indiscusso della squadra di Advocaat, con cui collezione 33 presenze tra campionato Coppa d’Olanda ed Europa League.
Il PSV arriva abbastanza distante dall’Ajax in campionato, complice qualche passo falso nel girone di ritorno e arriva secondo anche in Coppa, perdendo la finale contro l’AZ trascinato da un ottimo Maher, che l’estate dopo si trasferirà ad Eindhoven per diventare il nuovo regista della formazione che verrà affidata a Philipp Cocu. Deludente invece il rendimento europeo, che vedrà la squadra uscire ai gironi di UEFA Europa League.
L’unico neo per Willems sono un po’ di problemi al ginocchio nel periodo invernale, ma il giocatore si dimostra completamente affermato nel calcio che conta.
La stagione attuale ha visto diversi passi indietro in fatto di risultati di squadra, anche se è pur sempre possibile conquistare una qualificazione per l’Europa (molto difficile la Champions, più facile l’Europa League).
Il ragazzo si sta però dimostrando pedina sempre più inamovibile in una squadra davvero giovane, visto che spesso l’età media della squadra messa in campo era di 20-21 anni, un qualcosa di davvero affascinante, anche se si rischia di pagare qualcosa in termini di risultati, come è infatti avvenuto nella prima parte di stagione alla squadra fondata nel 1913 come team del dopolavoro per gli operai della Philips, che è presente anche nella sigla del nome della società (Philips Sport Vereniging).
Fino ad ora già quattro gol segnati vanno a costituire il massimo da lui espresso in una stagione calcistica, realizzativamente parlando.
Si stanno ritagliando un buono spazio in squadra, nello stesso reparto, anche i coetanei Hendrix (difensore centrale di piede mancino) e Brenet (terzino destro, che ha anche disputato tutte e quattro le gare dei preliminari di Champions ad inizio stagione).



CARATTERISTICHE TECNICHE

Terzino abile in entrambe le fasi di gioco, ha tutte le qualità necessarie per essere un giocatore di ottimo livello, qual è sicuramente.
Oltre a delle buonissime doti tecniche, il fisico (1,69 m per 66 kg) lo aiuta ad essere il più esplosivo possibile, cosa che può essere determinante nelle sfiancanti corse che un giocatore di fascia deve sopportare nell’arco della gara.
Può ricordare il primo Patrice Evra per caratteristiche, in effetti hanno davvero tanti punti in comune.
Ha delle intuizioni spesso non riconducibili a ragazzi di età così matura, forse anche per merito delle tante partite già disputate a livelli notevoli.
Mancino puro, spesso arrivano direttamente dal suo piede sinistro gli inviti a rete per gli attaccanti del suo club, e vista la stazza dei due attaccanti del PSV direi che è un aspetto molto importante (1,88 Matavz e 1,91 Locadia).
Sembra essere un ragazzo con ancora grandi margini di miglioramento, chissà che in futuro non sentiremo parlare di lui come uno che ha scritto un pezzo di storia di questo ruolo.
Le premesse potrebbero esserci tutte, visto che alla sua età un certo Paolo Maldini contava meno presenze di lui in campionato, senza considerare l’Europeo giocato da Willems, allora da poco diciottenne.


NAZIONALE


Il 2011 è un grande anno per Jetro, visto che oltre ad iniziare a giocare in pianta stabile in prima squadra ci sono Mondiali ed Europei Under 17, in una squadra che comprende anche gente che ora si è affermata nel calcio che conta, come Rekik e Depay, suoi attuali compagni nel PSV.
Gli Europei sono vinti alla grande, con tanto di finale stravinta sulla Germania.
Il mondiale messicano è assai deludente, visto che al primo turno i piccoli orange sono già eliminati, in virtù di uno punto in tre gare (contro Congo, Corea del Sud e Messico, che sarà finalista, poi sconfitto dalla Nigeria).
Van Marwiijk, ct della nazionale maggiore, lo osserva con grande attenzione durante la stagione sportiva successiva, tanto da convocarlo a sorpresa tra i 23 per la spedizione europea.
Debutta in amichevole contro la Bulgari il 26 maggio, in una rara sconfitta per i tulipani.
Forse è un segno del destino, visto che l’Europeo regalerà brutte sorprese ai fiduciosi tifosi dell’Olanda.
Detto questo, la competizione continentale sarà per lui un grande trampolino di lancio, visto che parte titolare in tutte e tre le gare del girone eliminatorio, probabilmente il miglior girone di tutta la manifestazione (Danimarca,Olanda,Portogallo,Germania).
Potrà comunque vantarsi di essere il più giovane debuttante nella storia della massima competizione continentale per nazionali, roba da leccarsi i baffi.
L’esordio è assolutamente ottimo, mentre le altre due partite lo vedono assai in difficoltà, soprattutto nella gara col Portogallo, dove soffre la serata ottima di Nani, suo dirimpettaio.
Tuttavia questo non ha ovviamente cambiato molto nella considerazione che si ha su di lui nell’ambiente della Koninklijke Nederlandse Voetbal Bond.
Ha giocato titolare nella difesa a 4 schierata dall’uomo che ha preso il compito di portare l’Olanda al mondiale, Louis Van Gaal.
Nelle ultime uscite, tuttavia, pare che le preferenze del ct sia però caduta su Daley Blind, terzino sinistro dell’Ajax e figlio d’arte (il padre ha scritto la storia dei Lanceri).
C’è ancora qualche mese per decidere chi schierare al Mondiale, e spesso gioca chi sta meglio fisicamente, quindi, se dovesse arrivare carico a fine anno, potrebbero esserci buone chance per vederlo impegnato nella competizione più seguita ed amata dai calciofili di tutto il pianeta.
Un Mondiale è speciale di per se, ma se si disputa in Brasile capite bene che…….non ve lo dobbiamo certo spiegare noi.
Proprio quel Brasile da cui veniva Nilton Santos, e da cui oggi viene Daniel Alves.

Nessun commento:

Posta un commento