Nome: Mario
Cognome: Gotze
Data di nascita: 3 giugno 1992
Luogo di nascita: Memmingen
Ruolo: Trequartista
La stagione 2011 ha visto il Borussia Dortmund tornare agli antichi fasti, e così il calcio tedesco è tornato ad avere una grande squadra in più.
Tra i protagonisti di quella squadra ci fu un piccolo fantasista, che a diciannove anni riuscì anche a guadagnarsi la maglia della Nationalmannshaft.
Il suo nome è Mario, Mario Gotze.
Sin da quando aveva nove anni, il club giallonero scommette sulle sue potenzialità, mettendo sotto contratto sia lui che il fratello Fabian, assieme al quale aveva giocato precedentemente assieme nel Ronsberg e nell’Eintracht di Hombruch.
Già nel vivaio del BVB si mette in mostra perché segna con buona continuità, e le sue qualità vengono notate anche dagli osservatori delle nazionali giovanili tedesche.
Nel 2008 e nel 2009 conquista il titolo di campione nazionale con la selezione juniores.
Inoltre fa anche vedere le sue doti in tornei importanti, come ad esempio la Youth Championship.
Migliora anche il suo difetto di gioventù, ovvero quello di essere in difficoltà dal punto di vista fisico nei contrasti avvenuti con calciatori più dotati.
Nel 2008 diventa fondamentale nella selezione under 17 del Dortmund, dopo che nel periodo che va da ottobre a dicembre 2007 mette a segno otto reti in otto gare.
Nel 2009 mette a segno 28 gol in 35 partite, numeri che non sfuggono alla dirigenza e a Klopp.
Dall’anno dopo inizia quindi a frequentare la prima squadra e a carpire da compagni più esperti i segreti del calciatore di alto livello.
Ma nessuno di loro ha la sua qualità, anche se in questi anni il Borussia ha fatto spiccare il volo a calciatori come Hummels,Lewandowski,Kagawa,Sahin,Gundogan e Blaszczykowski.
Jurgen Klopp lo schiera titolare sin dalla prima giornata del campionato 2010-2011,quello della svolta.
La prima rete è alla secondo match, a Stoccarda (a cui segnerà pure al ritorno).
A fine stagione, oltre al titolo di campione, di positivo per lui c’è che a 19 anni appena compiuti ha giocato 33 gare, segnato 6 gol e messo a segno la bellezza di 15 assist, il che fa di lui un elemento semplicemente fondamentale per la macchina perfetta progettata dall’allenatore che è tornato a far sognare i tifosi del Westfalenstadion, come ai tempi di Matthias Sammer (Pallone d’Oro nel’96).
Per lui inoltre debutto anche nelle competizioni europee, anche se il Borussia chiuderà il girone all’ultimo posto nel girone di ferro dell’Europa League (Karpaty Lviv,Siviglia e Psg).
L’anno successivo si conferma per numero di goal, anche se gioca meno partite a causa di una serie di problemi fisici (in particolare un infiammazione all’osso pubico).
Per questo grave problema fisico salta più di quattro mesi di stagione.
In tutte le gare gioca però da titolare (anche in Champions), a parte quando non riesce ancora a tornare a disposizione per tutti i novanta dopo l’infortunio.
E comunque per l’ottava volta nella storia il campionato va in bacheca per la società che ha il suo stadio lungo il Rheinlanddamm, una via che ha, tra le altre cose, anche alcuni grattacieli all’interno dei quali sono situati gli uffici della compagnia di assicurazioni Signal-Iduna.
La qualità delle sue gare si ripete anche nel 2012-13, dove arriva in doppia cifra in Bundesliga, e nelle coppe riesce a rendersi utile alla grande, forse anche perché caricato dal fatto di aver sulle spalle il numero di quasi tutti i grandi del calcio, la 10 che fu di Mardona ed ora è di Lionel Messi.
Infatti in Champions mette a segno due gol e otto assist, mentre in Coppa di Germania realizza quattro reti in quattro partite, di cui tre negli ottavi contro i malcapitati dell’Hannover (finale 5-1).
La corsa del Borussia è trionfale in Champions, visto che arriva davanti al Real in classifica nel girone, e in semifinale restituisce il dispiacere a Ronaldo e compagni, con una finale interamente tedesca contro il Bayern,che si va a disputare a Londra in quel di Wembley.
Gotze è costretto a saltare la parte finale della stagione per uno strappo, che gli impedirà di scendere in campo in quella che è per tutti la gara di una vita, la finale di Champions, inferiore forse solo a quella dei Campionati del Mondo per fascino.
Il suo infortunio induce qualcuno ad avere pensieri strani, siccome il Bayern aveva comunicato a fine aprile che Gotze avrebbe militato tra le fila dei bavaresi dalla successiva annata.
Il suo trasferimento è costato 37 milioni di euro (visto il pagamento della clausola di rescissione).
Al momento della presentazione, oltre a ringraziare (giustamente) il Borussia per quello che gli aveva dato negli anni passati,si fece notare per essersi presentato in conferenza stampa indossando un maglietta di cotone bianca della Nike, sponsor del Borussia e concorrente di Adidas, che è da anni lo sponsor tecnico sulle maglie del Bayern.
Questo mandò su tutte le furie la nota azienda diretta dal ceo Mark Parker.
Finora ha avuto qualche problema fisico e finora quando è sceso in campo ha comunque dato il suo contributo (giocò anche parte del secondo tempo ed i supplementari della Supercoppa Europea, anche se un po’ a sorpresa non era tra i cinque rigoristi selezionati per andare a battere i calci di rigore).
CARATTERISTICHE
TECNICHE
Giocatore di struttura fisica non imponente (1,76) ma comunque robusto, e questo gli permette, grazie anche ad una struttura muscolare notevole, di essere efficace anche nei contrasti di gioco.
Dotato di un tocco di palla delizioso, sfrutta al meglio le sue doti che fanno di lui un buon realizzatore ed un uomo assist ancora migliore.
Il gioco veloce del Borussia esaltava le sue qualità, ora con il Bayern dovrà un ò cambiare il suo stile di gioco, visto che il Dortmund aveva uno stile di gioco collaudato da tempo, e poi Mario è cresciuto nel vivaio del club della Ruhr, per cui conosceva in ogni aspetto e particolarità il club per cui ha lavorato.
Destro il piede preferito, dal suo piedino e dal suo cervello (visione di gioco in alcuni casi stupefacente), nascono spesso magie che sono veri e propri inviti al bacio per i compagni di squadra.
NAZIONALE
Praticamente in tutte le nazionali giovanili tedesche è stato un punto di forza.
Debutta con le selezioni giovanile nell’Under 15, poi con l’Under 16 le prime soddisfazioni (8 partite giocate e tre gol fatti).
Ha sorpreso tutti con prove di grande qualità all’Europeo under 17 nel 2009, dove la selezione tedesca conquistò (in casa) l’europeo di categoria.
Di quella squadra i giocatori più importanti erano lui,Ter Stegen e altri che non sono esplosi (Thy,Thrinks e in difesa uno dei centrali era Mustafi, ora in forza alla Sampdoria).
In quell’europeo Gotze segnò una rete, ma la prova più importante la fornì contro l’Italia, sfornando due assist che i compagni trasformarono, regalando così la finale a mister Pezzaiuoli (chiare origini italiane, suo padre emigrò in Germania dove aveva un attività di ristorazione, nel 2011 ha allenato l’Hoffeneim).
A fine anno c’è il Mondiale, dove la Germania non brilla e, a sorpresa, va fuori agli ottavi per mano della Svizzera, ma Gotze fa capire di che pasta è fatto mettendo a segno tre marcature in quattro partite (al Mondiale fu convocato anche Volland, che nell’Hoffeneim ora segna gol a raffica).
Nel 2010 gioca due gare con l’Under 21, ma sono le uniche due.
Si rifarà con gli interessi con la nazionale maggiore in Svezia nel 2010, e giocando la seconda gara, sempre in amichevole, nel suo stadio, a Dortmund, contro l’Italia.
Nelle gare di qualificazione agli europei gioca quattro volte, e mette a segno anche una rete contro l’Austria (gli sono bastati sei minuti di gioco in quella partita).
Nonostante i molti problemi fisici avuti nel 2012, Loew sembra esser dell’idea di schierarlo titolare all’Europeo in Polonia ed Ucraina, visto che in diverse amichevoli gioca titolare.
Va anche in gol contro il Brasile in amichevole nell’agosto 2011, in una partita veramente divertente.
All’europeo però i tedeschi che lo vorrebbero in campo rimangono delusi, visto che il tecnico vede meglio rispetto a lui Podolski, Ozil, Muller e anche Toni Kroos (utile quando entra a gara in corso).
Gioca solo undici minuti nel quarto di finale contro la Grecia (4-2 il finale).
La sua qualità è comunque tenuta in considerazione da Jogi (così viene soprannominato l’ex attaccante del Friburgo), e nelle qualificazioni al Mondiale segna quattro gol, segnando sempre nelle tre in cui era stato schierato come titolare.
A volte ho come l’impressione che Gotze dovrebbe essere più spesso titolare, magari come falso nueve (come giocò nella due gare contro il Kazakistan).
In Brasile la concorrenza sarà, ancora una volta, imponente, ma se dovesse imporsi anche nel Bayern a protagonista, Loew sarà perlomeno in difficoltà.
Giocatore di struttura fisica non imponente (1,76) ma comunque robusto, e questo gli permette, grazie anche ad una struttura muscolare notevole, di essere efficace anche nei contrasti di gioco.
Dotato di un tocco di palla delizioso, sfrutta al meglio le sue doti che fanno di lui un buon realizzatore ed un uomo assist ancora migliore.
Il gioco veloce del Borussia esaltava le sue qualità, ora con il Bayern dovrà un ò cambiare il suo stile di gioco, visto che il Dortmund aveva uno stile di gioco collaudato da tempo, e poi Mario è cresciuto nel vivaio del club della Ruhr, per cui conosceva in ogni aspetto e particolarità il club per cui ha lavorato.
Destro il piede preferito, dal suo piedino e dal suo cervello (visione di gioco in alcuni casi stupefacente), nascono spesso magie che sono veri e propri inviti al bacio per i compagni di squadra.
NAZIONALE
Praticamente in tutte le nazionali giovanili tedesche è stato un punto di forza.
Debutta con le selezioni giovanile nell’Under 15, poi con l’Under 16 le prime soddisfazioni (8 partite giocate e tre gol fatti).
Ha sorpreso tutti con prove di grande qualità all’Europeo under 17 nel 2009, dove la selezione tedesca conquistò (in casa) l’europeo di categoria.
Di quella squadra i giocatori più importanti erano lui,Ter Stegen e altri che non sono esplosi (Thy,Thrinks e in difesa uno dei centrali era Mustafi, ora in forza alla Sampdoria).
In quell’europeo Gotze segnò una rete, ma la prova più importante la fornì contro l’Italia, sfornando due assist che i compagni trasformarono, regalando così la finale a mister Pezzaiuoli (chiare origini italiane, suo padre emigrò in Germania dove aveva un attività di ristorazione, nel 2011 ha allenato l’Hoffeneim).
A fine anno c’è il Mondiale, dove la Germania non brilla e, a sorpresa, va fuori agli ottavi per mano della Svizzera, ma Gotze fa capire di che pasta è fatto mettendo a segno tre marcature in quattro partite (al Mondiale fu convocato anche Volland, che nell’Hoffeneim ora segna gol a raffica).
Nel 2010 gioca due gare con l’Under 21, ma sono le uniche due.
Si rifarà con gli interessi con la nazionale maggiore in Svezia nel 2010, e giocando la seconda gara, sempre in amichevole, nel suo stadio, a Dortmund, contro l’Italia.
Nelle gare di qualificazione agli europei gioca quattro volte, e mette a segno anche una rete contro l’Austria (gli sono bastati sei minuti di gioco in quella partita).
Nonostante i molti problemi fisici avuti nel 2012, Loew sembra esser dell’idea di schierarlo titolare all’Europeo in Polonia ed Ucraina, visto che in diverse amichevoli gioca titolare.
Va anche in gol contro il Brasile in amichevole nell’agosto 2011, in una partita veramente divertente.
All’europeo però i tedeschi che lo vorrebbero in campo rimangono delusi, visto che il tecnico vede meglio rispetto a lui Podolski, Ozil, Muller e anche Toni Kroos (utile quando entra a gara in corso).
Gioca solo undici minuti nel quarto di finale contro la Grecia (4-2 il finale).
La sua qualità è comunque tenuta in considerazione da Jogi (così viene soprannominato l’ex attaccante del Friburgo), e nelle qualificazioni al Mondiale segna quattro gol, segnando sempre nelle tre in cui era stato schierato come titolare.
A volte ho come l’impressione che Gotze dovrebbe essere più spesso titolare, magari come falso nueve (come giocò nella due gare contro il Kazakistan).
In Brasile la concorrenza sarà, ancora una volta, imponente, ma se dovesse imporsi anche nel Bayern a protagonista, Loew sarà perlomeno in difficoltà.
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